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Le origini del Tiro Dinamico con l'Arco UISP Il Tiro Dinamico (come termine associato ad un "concetto" di tiro con l'arco) nasce nel 2007 dal Calderone (un gruppo di ricerca variegato, multidisciplinare, e diffuso in tutta Italia) che ha alcuni sui fondatori nel Settimo Gruppo. La Lega Nazionale Giochi e Sport Tradizionali UISP riconobbe questa disciplina, permettendo la nascita di un circuito di manifestazioni su tutto il territorio nazionale, e ne istituė i processi formativi. Tecnicamente, per "Tiro Dinamico" intendiamo quella forma di tiro che il pių possibile si avvicina idealmente ai modi di tirare dellantichitā (quando larciere non impugnava un attrezzo sportivo). Questa forma di tiro gli permetteva di esprimere doti di velocitā, abilitā di colpire bersagli in movimento, di eseguire tiri in situazioni inusuali, e conseguire massima efficacia e "potenza" in essi: tutte attitudini oggi dimenticate o comunque eclissate nellottica delle specializzazioni sportive dominanti, che puntano esclusivamente ad un agonismo fondato sulla sola precisione e sullo sviluppo tecnologico dellarma. In questa visione, che l'attrezzatura, sia antica o moderna, non cambia nulla, come pure non č la scelta dello stile di tiro che differenzia i risultati. La "categorizzazione", in questa disciplina, non č necessaria. Chiunque si puō avvicinare al Tiro dinamico con ciō che gli aggrada, mettersi in gioco e fare le sue scelte, che rappresentano una sintesi evolutiva assolutamente personale. Infatti, il ruolo del bersaglio č quello che "fa" la differenza. L'importante č abbattere il bersaglio, nell'ambito della sintesi rappresentata dagli Arkān: forza, destrezza, velocitā e precisione. In altre parole, si vorrebbe perseguire un contesto strettamente collegato al concetto ontologico dellArciere, attraverso una adeguata rivisitazione del sistema uomo attrezzatura bersaglio. Il lavoro sulluomo č necessario per far sė che il il bersaglio, sia colpito efficacemente tramite il mezzo (arco-freccia) gestito dallarciere, come se queste componenti tecnologiche fossero parte integrante del suo corpo. (V.Brizzi, 2009) |
la Specialitā
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